Non temo la vespa in sé, temo la vespa in me
Sì, in effetti gli archei non è che sono tutto ‘sto schifosetto. Allora provo un esperimento sociale: vedere in quanti si disiscrivono da AFDV dopo questa gastrite-inducente e rivoltante puntata sulla vespa parassita.

Ci sono tanti tipi di vespe parassite: ognuna ha il suo malcapitato preferito e vari modi di drogarlo, sfruttarlo e ucciderlo dolcemente. Il fatto che nella sua normale vita adulta la vespa parassita si comporti come ogni vespa normale, nutrendosi di nettare dei fiori, ci suggerisce due cose: 1) sono molte di più di quanto pensiamo, 2) non sappiamo praticamente nulla dei loro abituali comportamenti.
In alcuni casi, la vespa parassita si serve di altri parassiti, creando una perversa Fiera dell’Est della manipolazione, aka iperparassitismo. Ad esempio, ci sono alcune vespe che depongono le loro uova DENTRO altre vespe parassite. Comincia a fare abbastanza schifo? Però vi voglio anche arrabbiati.
Kelly Weinersmith, una parassitologa della Rice University, ha rinchiuso una specie di vespa parassita, la Euderus set, in un posto dove non c’erano altre specie di vespe da seviziare, per vedere se riuscivano a inventarsi un modo per riprodursi. CVD, schiattavano (percentuale di morte tre volte più elevata).

Creatura straordinaria la Euderus set. È un tipo di vespa parassita che vive negli Stati Uniti sud-orientali ed è stata chiamata così perché Set è il nome della divinità egizia della violenza, del caos, delle tempeste e degli stranieri. La cagna maledetta depone le uova nelle galle dove ci sono i piccoli di un’altra vespa parassita, ma più fessa, la Bassettia pallida (che è una cinipide o gall wasp: si serve delle protuberanze nodose (appunto, le galle) di una specie di quercia per depositare le sue uova).
Una volta che il baby Euderus set è pronto per fare macelli, si fa letteralmente strada nel corpo dell’altra vespa e la controlla anche mentalmente: la Bassettia pallida è indotta a scavare una strada nella corteccia della quercia per uscirne, dato che la Euderus set è ancora troppo debole (o troppo stupida) per farlo da sola.
Però questo tunnel della libertà è troppo stretto per entrambe le parassite. Quando è il momento di uscire dal buchetto, la custode della cripta (altro simpatico nomignolo della Euderus set) si mangia la Bassettia pallida dall’interno e poi spunta fuori dalla sua fronte.

C’è qualcosa che può unirci tutti, professoroni e piccoli editori neofascisti, qualcosa di più forte dei mondiali: l’odio nei confronti di questi parassiti. Charles Darwin era perfino arrivato a mettere in dubbio l’esistenza di Dio per lo schifo che gli provocavano questi esseri: “C’è troppa miseria nel mondo,” scrive in una lettera al botanico Asa Gray, “non riesco a credere che un Dio onnipotente e benevolo possa aver intenzionalmente creato le Ichneumonidae (una famiglia di vespe parassite, ndr) con l’esplicita intenzione di nutrirle dei corpi vivi dei bruchi (gli ospiti di quelle vespe, ndr)”.
La Weinersmith, indignata ugualmente, se non di più per la sua claustrofobia che la porta a simpatizzare per la Bassettia pallida, afferma:
È straordinario e affascinante che un parassita sia riuscito, tramite selezione naturale, a manipolare il suo ospite in modo così efficace.
Ospite disgraziato, BUT MAYBE… se permetti che un altro parassita come te si serva di te per tornare alla ribalta, rimbambendoti e facendoti fare il lavoro sporco, per sfuggire alla giustizia e diffondere il suo regno del terrore e dell’idiozia in tutta Europa, se non in tutto il mondo, beh, forse te lo meriti. Ogni riferimento a fatti, persone e concorsi a premi è casuale.
Oh! la mia vita di solinga polla
nel taciturno colle delle capre!
udir soltanto foglia che si crolla,
cardo che s’apre,vespa che ronza, e queruli richiami
del forasiepe! Il mio cantar sommesso
era tra i poggi ornati di ciclami
sempre lo stesso;sempre sì dolce! E nelle estive notti,
più, se l’eterno mio lamento solo
s’accompagnava ai gemiti interrotti
dell’assiuolo,più dolce, più! Ma date a me, ragazze
di Castelvecchio, date a me le nuove
del mondo bello: che si fa? le guazze
cadono, o piove?tratto da La fonte di Castelvecchio di Giovanni Pascoli