OK BzzzOOMER
Cose che crediamo siano ovunque: la rete dati, la pubblicità, l’amore (stando a quanto dicono i Wet Wet Wet), @salviniofficial (sineddoche per ‘stupidità’) e, soprattutto, gli anziani.
Sì, vabbè, facile. Nel 2051 gli attuali 13,7 milioni di anziani, che formano il 22,8% del totale della popolazione italiana, passeranno a 19,6 milioni, per un’incidenza sul totale pari al 33,2%. Tutto scritto qua.
Ma in realtà i dominatori dell’Italia e di tutta la Terra sono gli insetti: la classe Insecta costituisce più della metà di tutte le specie animali conosciute e ha colonizzato ogni tipo di habitat. Non si sa con precisione a quanto ammonti il numero di tutti gli schifomadò. Quel che è certo è che, se messi su una bilancia, peserebbero più dei 7,5 miliardi di esseri umani.
Ti sta venendo da grattarti? Bene.
Alcuni gruppi di insetti potrebbero essere considerati gli anziani della Terra. Da uno studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences scopriamo che cimici e zanzare sono comparse sulla scena in tempi molto più antichi di quanto finora ipotizzato, e anche prima della Grande Morìa.
What’s grandemoria: circa 251,4 milioni di anni fa, tra il periodo geologico Permiano e Triassico, ci fu un’estinzione di massa che causò la scomparsa dell'81% delle specie marine e del 70% delle specie di vertebrati terrestri*.
Pareva che anche alcuni insetti avessero accusato il colpo, invece lo studio dimostra che la loro origine vada retrodatata a prima di questa catastrofe, che comunque non ha influito granché sulla loro evoluzione.
“Potrebbero essere considerati gli anziani della Terra”. Perché il condizionale:
1) A differenza di quanto sta accadendo in Italia al popolo del Trono Over, pare che in tutto il mondo il numero degli insetti sia in rapida e pericolosa diminuzione. Questo crollo potrebbe danneggiare seriamente la nostra civiltà, dato che
gli insetti si prendono cura di ogni centimetro quadrato di terreno; arieggiano e fertilizzano; degradano i miliardi di frammenti di detriti organici e rifiuti che altri residenti del pianeta Terra producono smaltendo di tutto, dalla lettiera di foglie allo sterco di elefante.
Gli insetti sono i riciclatori per eccellenza, digeriscono il legno morto e i cadaveri. Inoltre, si trovano alla base della catena alimentare, costituendo cibo per decine di migliaia di uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, pesci – e, di conseguenza, noi.
Più di 300.000 piante conosciute sono impollinate da animali, la maggior parte di questi sono insetti. (Fonte: Mongabay.com)
2) I vecchi sono utili alla vita come gli insetti? Difficile a dirsi. Un mondo senza insetti è inimmaginabile, ma da un certo punto di vista anche un mondo senza vecchi lo è. Pensa se vivessi dentro LinkedIn, in una realtà di team giovani e dinamici, di growth hacker e portatori di AirPods, di esperienze sfidanti che ti permetteranno di acquisire una formazione a 360° in campo digital e tech.
Forse l’impegno principale dei vecchi è odiare e farsi odiare, prosciugare le risorse di chi li assiste e non lasciare manco le briciole ai nipoti d’Italia, ma da alcuni di loro possiamo imparare a farci strada in questo mondo sempre più pieno di moscerini (e non mi riferisco ai moscerini dell’ordine dei Ditteri). Non sto parlando di uno scenario à la “Papà Castoro, dai, raccontaci una storia”: dobbiamo apprendere per osmosi e rodimenti di fegato, e articolare meglio la risposta “OK, boomer”, che ormai è equivalente a “Parlateci di Bibbiano” in quanto a capacità e volontà di risoluzione di un conflitto.
E ogni tanto diamoci qualche schiaffo in faccia, sennò perdiamo di vista il vero nemico. I vecchi di merda moriranno prima o poi, ma questo sistema rimarrà.
*aggiornamento 9 gennaio 2021: SARS-CoV-2 scansati.
Se al posto del fidanzato vero ne mettiamo uno tarocco, è dimostrato, la trasmissione riesce anche meglio: i legami veri, nel regno delle emozioni pantografate, sono un impaccio - gli individui, nel momento in cui esprimono emozioni televisive, risultano intercambiabili. L’emozione è un prodotto commerciale, uno status symbol da spalmare come un make-up, e le storie ne sono gli spot pubblicitari. Compratevi il disprezzo, la disillusione, la sorpresa, costano poco e fanno un bell’effetto. […] È così che l’economia decide come dobbiamo emozionarci. […] Ma lei [Alda D’Eusanio], la tenutaria di tutta la baracca, sorvola la palude con l’agilità di un’idrometra (quelle specie di zanzare con le zampe lunghe che camminano sull’acqua senza affondare): «Se soapizziamo, il format cambia e torna a essere di mia proprietà; a quel punto, gli amici tutti dentro e creiamo una cordata.»
Walter Siti - Troppi Paradisi